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Romagna Economic Forum 2021

Si è tenuta oggi, venerdì 15 ottobre, a Rimini la quinta edizione di Fattore R, Romagna Economic Forum, evento di incontro e confronto sul futuro della Romagna con la partecipazione di istituzioni, imprenditori, esperti del panorama nazionale e internazionale, tra cui il Nobel Michael Spence e l’economista Veronica De Romanis. 
Fra i saluti di apertura anche quelli del Presidente di Confindustria Romagna Paolo Maggioli intervenuto sul tema L'industria traino della ripresa: "La principale sfida per l'economia romagnola nei prossimi mesi sarà consolidare i dati che registriamo in queste settimane di rimbalzo, confermando le aspettative positive per la fine del 2021 e l'inizio del 2022, che speriamo possa essere l'anno della riscossa. In questo scenario, c'è anche chi non ha mai conosciuto battute d’arresto: siamo orgogliosi di portare sul palco di Fattore R imprenditrici e imprenditori che potranno raccontare storie positive, di coraggio ed energia, rappresentando al meglio lo spirito della Romagna operosa e competitiva. È lo spirito che potrà farci fare quel salto di qualità che questa terra merita". 
Protagonisti della tavola rotonda di quest’anno sono stati Patrizio Neri Presidente del Consorzio Jingold specializzato nella produzione di kiwi con 600 produttori associati in tutto il mondo, ancora, Alessia Valducci, Presidente di Valpharma Group, azienda leader nella produzione di farmaci a cessione controllata (capsule e compresse a lento rilascio) e per l’area benessere ci sarà Lucia Magnani, amministratore delegato delle Terme di Castrocaro, tra le strutture più dinamiche per quanto riguarda le proposte della salute. Un tema, quest’ultimo, divenuto sempre più centrale e approfondito anche da Nerio Alessandri fondatore e Presidente di Technogym nel suo intervento incentrato su “Romagna, economia del benessere come opportunità”. 

“Piccolo è bello, ma solo se non è disconnesso” ha spiegato Michael Spence in collegamento video a Fattore R. Detto in altri termini, secondo il Nobel, le imprese devono poter contare su un ‘ecosistema’ efficiente, che metta a disposizione gli strumenti necessari per sostenere l’azienda e consentirle di concentrarsi sul suo core business, senza disperdere le energie in altre direzioni. “In un ecosistema che funziona, per mettere in pratica la mia idea imprenditoriale – esemplifica il premio Nobel per l’Economia – non devo per forza essere esperto di contabilità, finanza, logistica, ecc, perché poi ci sarà qualcuno che lo farà per me”.
È quello che è stato fatto nella Silicon Valley - sottolinea il premio Nobel per l’Economia - ed è quello che deve fare la Romagna, colmando le lacune nei sistemi di supporto e puntando su servizi che favoriscano l’innovazione, in modo da rendere la regione più attrattiva per le nuove generazioni di imprenditori, ma anche per le imprese esistenti.
Certo, bisogna fare i conti con le conseguenze della pandemia, ma Micheal Spence guarda al futuro con ottimismo: la Romagna si è dimostrata resiliente e i tre “distretti” dominanti della sua economia, cioè turismo, agroalimentare e moda-calzaturiero e al centro dell'analisi dell'edizione 2021 dwel Forum, pur essendo colpiti in modo diverso, hanno saputo dimostrare una buona reattività e hanno racchiudono un potenziale importante.
Indubbiamente, i problemi più grossi li ha vissuti il turismo, che però ha resistito: ora si tratta di prepararsi per quando si tornerà a viaggiare più liberamente. E qui il Premio Nobel chiama in causa associazioni imprenditoriali e i responsabili politici, perché non agiscano separatamente, ma lavorino insieme per migliorare le esperienze. Il suggerimento di Spence per il comparto turistico è di far crescere il suo valore aggiunto, sull’esempio di quello che ha fatto il settore calzaturiero e della moda, che è riuscito a collocarsi nella fascia più alta dell’offerta. “In questo settore – afferma il professor Spence - credo che ci sia potenziale di crescita molto importante, se si riuscirà a sfruttare la tecnologia come pedina integrante del processo di avanzamento per quanto riguarda il design, la produzione, la sostenibilità, l’innovazione”.
Un ragionamento analogo viene proposto per il comparto agroalimentare, che già oggi rappresentano una componente ad alto valore aggiunto dell’economia: anche qui c’è un enorme potenziale di espansione e innovazione. “Quando si parla di innovazione – osserva Spence – si pensa soprattutto al digitale, ma in realtà i progressi scientifici di quest’epoca sono tali che possiamo parlare di una rivoluzione della biologia. E l’agricoltura è protagonista di questa rivoluzione”.
Come affrontare la ripartenza? “Se dovessi dare dei consigli ai decisori politici di questa Regione e alle imprese – afferma il premio Nobel – mi concentrerei sulla capacità di attivare motori di occupazione abbastanza potenti per i giovani, creare opportunità di lavoro veramente che interessanti, in modo che i giovani qui trovino reali opportunità di sostentamento. Il vigore a lungo termine di una regione dipende molto dall’avere una mentalità aperta rispetto alla diversificazione economica, oltre che dalla capacità di sostenere i settori esistenti”.
Ma, secondo Spence, il momento attuale è estremamente propizio per il nostro Paese.
“Ora in Italia c’è un governo solido, orientato all’azione, formato da persone capaci e di esperienza che sapranno fare dei cambiamenti, aiutati in questo dal fatto che, a livello europeo, c’è un senso di coesione mancato, invece, durante la grande crisi finanziaria: in questo senso, lo stanziamento del Recovery found è un passaggio fondamentale, che contribuirà in modo decisivo a promuovere lo sviluppo sostenibile. E, sulla base dei miei contatti, so che anche le aziende sono fiduciose”.
Infine, una raccomandazione. “Qualunque siano i piani futuri, l’Italia deve preservare la sua identità, fatta di patrimonio culturale, qualità della vita, bellezza. Anzi, bisognerà investire su questo asset, immateriale ma preziosissimo”.
Sulla situazione italiana ha concentrato l’attenzione l’economista Veronica De Romanis.
“L'Italia ha affrontato la crisi pandemia partendo dalle condizioni più deboli, con una produttività ferma da una ventina di anni, accumulando ulteriore debito durante la pandemia. Ora abbiamo davanti la scommessa della crescita: siamo partiti bene, ma è fondamentale che non si verifichi un altro lockdown. Ma il vero obiettivo a cui dobbiamo mirare è sfruttare la crescita per riuscire a ridurre il rapporto debito/Pil. Per farlo sul tavolo ci sono vari dossier: rivedere quota 100 e reddito di cittadinanza, utilizzare nel migliore dei modi il Pnrr. Come sottolinea lo stesso Draghi, abbiamo un'occasione imperdibile per una crescita inclusiva e sostenibile. E su questo fronte, vanno tenute in massima considerazione le raccomandazioni dell'UE che indica la necessità di investire sull'occupazione per giovani e donne. La stima di crescita per l'occupazione femminile nei prossimi anni è del 3%, ma si poteva fare di più. Fondamentale l'investimento per i giovani, che definisco la ‘generazione sospesa’: se non si recupererà questo provocherà una perdita di capitale umano strutturale difficile da colmare”.
De Romanis ha indicato anche altre sfide. “Il grande tema delle riforme che, se attuate, potrebbero avere un impatto di 3,5 punti sul Pil. Questa la strada fino al 2026. E dopo? Il percorso è quello di programmare, valutare, selezionare e infine, ma non meno importante, manutenere. In questo quadro, indispensabile considerare la governance europea: abbiamo la fortuna di poter contare su Mario Draghi, che dopo l'uscita di scena di Angela Merkel, è uno dei politici più esperti, e che saprà guidare l'esame dei principali dossier, come quello dei nuovi strumenti (come Next generation Eu) e dei regimi fiscali. Su questi tavoli l'Italia può fare molto, ma deve sapersi presentare in modo credibile”.
Le conclusioni sono state affidate a Stefano Bonaccini presidente regionale dell’Emilia -Romagna.
A presentare la ricerca Attrattività e opportunità di sviluppo dei distretti territoriali è stato  presentato da Alberto Rosa e Stefania Radoccia di EY.
Il Romagna Economic Forum è organizzato da Cesena Fiera, EY, Confindustria Romagna e BPER Banca, con la compartecipazione della Camera di Commercio della Romagna e Città Romagna, corporate partner Technogym, il supporto di Confcommercio, Select Hotels e Viaggi Manuzzi, media partner Natlive.

Il Sistema Confindustria Romagna