Alluvione, incontro con ass.Colla, parlamentari del territorio e Confindustria nazionale e regionale
Istituito fondo straordinario per abbattere il contributo associativo delle imprese danneggiate
Confindustria Romagna ha osservato con grande interesse il dibattito scaturito dalla richiesta avanzata dal Sindaco Lattuca di riconoscere il ruolo di co-capoluogo di Provincia a Cesena.
Una richiesta a ben vedere comprensibile, che rimedia ad una oggettiva stortura che, nelle province con denominazione plurima – non solo Forlì-Cesena ma anche Pesaro-Urbino piuttosto che Massa-Carrara-, assegna alla città sopravvenuta poco più che un diritto di tribuna: la sigla sulle targhe sino a quando ci è stata, il nome nella denominazione della provincia, non molto altro.
Dopo la riforma Delrio però il ruolo delle province è stato enormemente svuotato, essendo state individuate quale emblema di “ente inutile” da sopprimere: la stessa eliminazione della elezione diretta del loro Presidente era figlia della fase più acuta dell’anti-politica che ha attraversato il nostro Paese.
Fortunatamente però negli ultimi tempi si è tornati a rendersi conto dell’utilità di un ente intermedio tra i Comuni e la Regione e sta ripartendo il dibattito, peraltro ancora molto sottotraccia, sui poteri da ri-attribuire alle Province
Ecco, l’auspicio che Confindustria Romagna sente di formulare è che la proposta del Sindaco Lattuca non esaurisca la sua spinta con le ferie agostane ma riesca invece ad avere la forza di andare oltre sfidando le forze politiche e sociali di questo territorio a confrontarsi su quella che riteniamo essere l’unica vera soluzione per garantire alla Romagna le condizioni per competere ad armi pari in Italia, in Europa e nel mondo: l’istituzione di una realtà amministrativa unitaria delle 3 attuali province, la Città Romagna Metropolitana, dotata di tutti i poteri per governare unitariamente un territorio così importante per il Paese.
Confindustria Romagna auspica quindi che intorno a questa idea di Città Romagna Metropolitana, fortemente ancorata alla Regione Emilia-Romagna, si ritrovi il maggior numero possibile di consensi tra le forze politiche e sociali del territorio.
Istituito fondo straordinario per abbattere il contributo associativo delle imprese danneggiate