Inaugurato il Tecnopolo di Rimini
Ricerca e innovazione per la crescita delle imprese e del territorio.
Inaugurata la sede del Tecnopolo di Rimini, con nuovi spazi dedicati alla ricerca su energia, ambiente, materiali e meccanica. Alla tavola rotonda che ha preceduto il taglio del nastro di giovedì 2 marzo, è intervenuto il Presidente di Confindustria Romagna Paolo Maggioli che insieme al Presidente delle Camera di Commercio Romagna Fabrizio Moretti, ha ribadito l'importanza dell’esistenza di una rete di tecnopoli per la crescita della competitività delle aziende di tutta la regione.
"Siamo molto soddisfatti e accogliamo positivamente l'inaugurazione di oggi - ha spiegato Paolo Maggioli Presidente di Confindustria Romagna - perché vediamo la realizzazione di un nuovo importante passo nel rapporto di collaborazione fra imprese e università che da anni ci vede impegnati in prima linea.
Ricerca e innovazione sono fondamentali per lo sviluppo ed in alcuni casi per la sopravvivenza delle aziende di ogni settore, che si tratti di un grande gruppo o di una piccola media impresa. Chi ha superato la lunga crisi lo ha fatto proprio perché ha innovato e resta ancora molto lavoro da fare. La partita si gioca proprio sull'innovazione e le aziende devono essere messe nella condizione di potere fare ricerca semplificata e veloce. Ecco perché i tecnopoli diventano uno strumento fondamentale. Un'occasione per le imprese, che hanno la possibilità di essere affiancate nel processo di ricerca e vengono a contatto con le risorse che saranno la futura forza lavoro e gli stessi giovani che possono toccare con mano il mondo del lavoro e i processi produttivi. In questo senso, insieme all'università, abbiamo avviato una serie di progetti, come ad esempio Tesi in azienda, che hanno portato risultati significativi. Ci troviamo ad affrontare un momento molto importante, di svolta e di necessità di rilancio. La presenza dell'università sul territorio è determinante per la crescita culturale del territorio, ma anche per la produttività delle aziende. L'importante è che le aziende possano contare su una rete di interconnessione fra i tecnopoli dell'intera regione. Oggi non segniamo un punto di arrivo, ma un nuovo punto di partenza . Continueremo ad essere impegnati affinché questo percorso virtuoso di crescita possa continuare in piena sinergia fra mondo delle imprese, realtà accademica e amministrazioni pubbliche".
Situato nell'area dell'ex Macello comunale, il Tecnopolo ospiterà per ora due laboratori dedicati alla ricerca industriale realizzati dall'Università di Bologna. Si tratta del laboratorio per l'energia e l'ambiente, con la sezione dedicata al tema del riciclo e riutilizzo dei rifiuti e alle tecnologie per il Life Cycle Assessment e dell'Ecodesign, e del Laboratorio meccanica e materiali, con la sezione dedicata ai materiali e alle tecnologie per le industrie della moda.
“Questo Tecnopolo - ha commentato l’assessore regionale Andrea Corsini - rappresenta una scommessa dalle grandi potenzialità. Un centro qualificato la cui vocazione legata alla ricerca su energia, materiali e ambiente rafforza agli obiettivi che ci siamo dati per la competitività e il rilancio produttivo del nostro sistema produttivo, nonché per contribuire ad uno sviluppo sostenibile, come confermato anche con il nuovo piano energetico regionale approvato proprio ieri. Quello inaugurato oggi - insieme a quelli già attivi nel territorio emiliano romagnolo, ciascuno con una vocazione dedicata e diversi settori di applicazione -è la dimostrazione di un lavoro della Regione di messa a sistema delle reti che lavorano su innovazione, ricerca e tecnologie per puntare sulle nostre eccellenze a beneficio di tutta l’Emilia-Romagna”.
"Questi laboratori - ha detto il professor Fabio Fava delegato per ricerca e innovazione, cooperazione territoriale e innovazione dell'Università di Bologna - giocano un ruolo strategico per il territorio riminese, dove si sono integrati finemente con le istituzioni locali e il sistema industriale del territorio, promuovendo e supportando quest’ultimo nella ricerca e nell’innovazione e nella partecipazione ai bandi regionali e a network nazionali ed internazionali. Per altro, in ambiti industriali strategici per il territorio e per il Paese quali quello dell’economia circolare e dell’industria creativa. La cooperazione in atto coinvolge oltre 30 aziende regionali ed è caratterizzata da 25 progetti di ricerca industriali congiunti a partire dal 2011”.
"Per Rimini ora è il tempo della ricerca, dello sviluppo, dell’innovazione – ha sottolineato il Sindaco di Rimini Andrea Gnassi - Per troppo tempo abbiamo pensato che sotto il grande ombrellone del turismo l’innovazione potesse rimanere elemento secondario. Ora occorre puntare su un modello di sviluppo maturo per imprimere una svolta, anche e soprattutto, per mantenere e elevare il livello di competitività aziendale sul mercato nazionale e internazionale. Oggi il lavoro è legato alla capacità di fare impresa e fare impresa in una fase storica complessa come quella attuale significa investire in conoscenza, in innovazione perché esse generano la capacità di stare in posizione da leader o comunque di vantaggio sui mercati mondiali. Così come abbiamo avviato una radicale riqualificazione urbana di parti intere di città, con l’obiettivo di cambiare il modello di sviluppo dei precedenti 70 anni, allo stesso modo abbiamo lavorato e investito sul tema dell’università e dell’alta specializzazione, coinvolgendo tutti gli stakeholder.“
La rete dei tecnopoli in Emilia Romagna conta 10 infrastrutture, dislocate in 20 sedi nel territorio dell’Emilia-Romagna, che ospitano e organizzano attività, servizi e strutture per la ricerca industriale, lo sviluppo sperimentale e il trasferimento tecnologico. Sono promossi dalla Regione Emilia-Romagna insieme a università, enti di ricerca ed enti locali. Nei 10 tecnopoli trovano spazio 37 laboratori di ricerca industriale collegati a 11 centri per l’innovazione, che coinvolgono circa 1.600 ricercatori, di cui 560 nuovi giovani ricercatori.
Il valore complessivo degli investimenti è pari a oltre 240 milioni di euro, di cui 68 milioni per le infrastrutture, 48,8 milioni per le attrezzature scientifiche e 123,6 milioni per i contratti dei nuovi ricercatori. In totale il contributo regionale è di 141 milioni di euro, di cui 94 milioni dal Programma Fesr e 43 milioni da altre risorse regionali, mentre 90 milioni di euro provengono da università ed enti di ricerca e 14 milioni di euro dagli enti locali.
Alla tavola rotonda introdotta dall'Assessore all’innovazione digitale Comune di Rimini, Eugenia Rossi di Schio e coordinata dal prof. Fabio Fava, sono intervenuti anche Fabrizio Passarini – CIRI Energia Ambiente, Luca Tomesani – CIRI MAM – Meccanica Avanzata e Materiali, Oberdan Pizzoni - L.a.v, Serozh Avanessian - Valpharma, Giorgio Lucchi - Lucchi R. Elettromeccanica Srl.
In occasione dell’inaugurazione, negli spazi del nuovo Tecnopolo, è stata esposta anche Emilia 3-Onda Solare, l’auto elettrica alimentata da pannelli solari e frutto del progetto che vede in prima fila l’Alma Mater Studiorum, affiancata da SCM Group, con l’appoggio della Regione Emilia Romagna.