Obiettivo del Piano è stimolare la trasformazione del modello di business della manifattura regionale e dei servizi alla produzione attraverso tre leve: la digitalizzazione del modo di produzione, la competitività su scala globale e la circolarità delle risorse.
Il programma, realizzato con il finanziamento dell'Unione europea-FSE e della Regione Emilia-Romagna, si compone infatti di tre Operazioni tra loro integrate: SMARTI-ER 4.0 dedicato alla digitalizzazione, GLOBB-ER per l'internazionalizzazione e GREEN UP-ER per l'economia circolare.
I numeri sono importanti ed ambiziosi. Il Piano coinvolgerà circa 1.100 imprese di tutto il territorio regionale attraverso 16 seminari in tutto il territorio regionale, e accompagnerà circa 700 imprese e 3.000 persone ‒ tra imprenditori, manager e figure chiave aziendali ‒ con attività di formazione in aula e interventi di coaching in azienda per un totale di quasi 23.000 ore. Queste ultime azioni saranno realizzate dai centri formativi di riferimento del sistema regionale Confindustria con il coordinamento di Formindustria Emilia-Romagna.
Anche il valore economico dell'operazione è di tutto rilievo: complessivamente quasi 3,5 milioni di euro di finanziamento, per un'iniziativa della durata complessiva di 18 mesi.
"Questo Piano – ha dichiarato Maurizio Marchesini, Presidente Confindustria Emilia-Romagna – consentirà un investimento straordinario sulle competenze delle persone, un salto culturale e qualitativo di cui abbiamo grande bisogno. Industria 4.0 richiede nelle imprese, anche piccole e medie, un deciso cambio di paradigma nelle strategie su processi produttivi, organizzazione aziendale, approccio alla clientela, accesso ai mercati e modelli di consumo.
Le direttrici di crescita che abbiamo individuato insieme alla Regione, in sintonia con il Patto per il Lavoro – prosegue Marchesini – sono tre: digitalizzazione, internazionalizzazione ed economia circolare. Con questo programma vogliamo dare una forte spinta alla crescita economica dell'Emilia-Romagna e accompagnare le imprese e le loro filiere a riposizionarsi, investire e rafforzare la propria competitività, facendo sì che le aziende leader facciano da traino dell'intera filiera in termini di strategie di sviluppo".
"Nel sistema manifatturiero italiano – ha sottolineato Luca Paolazzi, Direttore Centro Studi Confindustria – coesistono imprese con una performance eccellente in termini di produttività e di redditività. Costituiscono circa un quinto del totale. Un altro quinto è formato da imprese in difficoltà. Nel mezzo, la maggior parte delle aziende, molte delle quali possono ambire a fare quel salto culturale nella gestione strategica che è necessario per competere a livello globale e far pienamente proprie le nuove tecnologie digitali, nella forma più evoluta dell’Industria 4.0. Compito delle politiche e del sistema associativo è di aiutare queste ultime a compiere quel salto, che l’80% degli imprenditori intervistati per conto del CSC ritiene sia indispensabile, con politiche e azioni di accompagnamento. Il programma presentato oggi fa esattamente ciò ed è un esempio da emulare di cooperazione tra attori pubblici e attori privati, una buona dimostrazione di sistema Paese”.
"Al centro dell’Industria 4.0 – ha concluso Patrizio Bianchi, Assessore Regione Emilia-Romagna al Coordinamento delle Politiche europee allo Sviluppo, Scuola, Formazione professionale, Università, Ricerca, Lavoro – non sono le tecnologie ma le persone, vero motore dei processi di innovazione. Per essere uno degli snodi cruciali di questa quarta rivoluzione industriale, come condiviso nel Patto per il Lavoro, occorre agire sulla capacità di innovazione e sulle competenze a partire da quelle di coloro che nelle imprese hanno la responsabilità di governare i processi di cambiamento. Per questo abbiamo investito 10 milioni del FSE per vincere la sfida di riposizionare il nostro sistema economico-produttivo e competere a livello globale grazie ad una manifattura ad altissimo valore aggiunto, capace di coniugare la perfezione della tecnologia digitale con l’autenticità del pezzo unico, e rispondere così alla nuova domanda di beni sempre più personalizzati che l'aumento dell’estensione del mercato ha comportato".
I promotori del Piano rappresentano la comunità imprenditoriale e scientifica dell'Emilia-Romagna e del Paese: le Confindustrie e Unioni Industriali della regione, Confindustria Ceramica, Ance Emilia-Romagna, il CSC-Centro Studi Confindustria, Assinform, Farmindustria, Federalimentare, Federchimica. Ucima, Ucimu, Prometeia, Sace, Simest, Bologna Business School, Centro di ricerca interuniversitario SEEDS, Cineca e tutte le Università della regione.
Tutti questi soggetti fanno parte del Comitato di pilotaggio, insediato oggi a Bologna, che ha il compito di indirizzare l'attuazione del Piano e verificarne la rispondenza alle esigenze delle imprese. La progettazione dell'iniziativa è stata condivisa con Federmanager Emilia-Romagna, CISL Emilia-Romagna e UIL Emilia-Romagna.
L'attuazione del programma è accompagnata da un piano di comunicazione e promozione, anche sul web e sui social media, per diffondere l'iniziativa al maggior numero possibile di imprese dell'Emilia-Romagna.
Ulteriori informazioni sul sito http://www.confind.emr.it/piano-confindustria-verso-industria-4-0
I PRINCIPALI PERCORSI PROPOSTI ALLE IMPRESE
Progetto SMARTI-ER 4.0 – SMART INDUSTRY EMILIA-ROMAGNA 4.0
Digitalizzazione e nuove dimensioni della creazione del valore
Le tecnologie guida di Industria 4.0
La Fabbrica intelligente (Smart Factory)
Cloud manufacturing e cyber security
Il data management per la customizzazione di massa del prodotto
Progetto GLOBB-ER – GLOBAL BUSINESS E IMPRESE DELL’EMILIA-ROMAGNA
Strategie per il global business management
La definizione del piano organizzativo, produttivo e logistico
Aspetti normativi, legali e regolamentari delle esportazioni
Tecniche del commercio internazionale
Azioni promozionali, supporti all'investimento e cluster policy
Progetto GREEN UP-ER – SVILUPPO GREEN E IMPRESE DELL’EMILIA-ROMAGNA
Il Business Model per l'Economia Circolare
Progettazione ecocompatibile
Approccio LCA-Life Cycle Assessment e valutazione dell'impronta ecologica
Recupero di risorse di valore e leve organizzative per la transizione circolare
La gestione dei rifiuti nell'economia circolare
I SOGGETTI PROMOTORI
SMARTI-ER 4.0
UNIONI E ASSOCIAZIONI INDUSTRIALI DELL’EMILIA-ROMAGNA
ANCE EMILIA-ROMAGNA
CONFINDUSTRIA CERAMICA
CSC-Centro Studi Confindustria
ASSINFORM
FARMINDUSTRIA
UCIMA-Unione Costruttori Italiani Macchine Automatiche per il Confezionamento e l'Imballaggio
UCIMU-Sistemi per Produrre
ALMA MATER STUDIORUM - Università di Bologna
BOLOGNA BUSINESS SCHOOL
CINECA
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FERRARA - Dipartimento di Ingegneria e Dipartimento di Economia
e Management
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA - Dipartimento di Scienze e Metodi dell'Ingegneria e Dipartimento di Ingegneria "Enzo Ferrari"
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PARMA
POLITECNICO MILANO - Polo Territoriale di Piacenza
UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE - sede di Piacenza
GLOBB-ER
UNIONI E ASSOCIAZIONI INDUSTRIALI DELL’EMILIA-ROMAGNA
ANCE EMILIA-ROMAGNA
CONFINDUSTRIA CERAMICA
PROMETEIA
SACE
SIMEST
GREEN UP-ER
UNIONI E ASSOCIAZIONI INDUSTRIALI DELL’EMILIA-ROMAGNA
ANCE EMILIA-ROMAGNA
CONFINDUSTRIA CERAMICA
CSC-Centro Studi Confindustria
FEDERALIMENTARE
FEDERCHIMICA
ALMA MATER STUDIORUM - Università di Bologna
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FERRARA - Dipartimento di Ingegneria, Dipartimento di Economia
e Management, Centro di ricerca interuniversitario SEEDS
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA - Dipartimento di Scienze e Metodi dell'Ingegneria e Dipartimento di Ingegneria Enzo Ferrari
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PARMA
POLITECNICO MILANO - Polo Territoriale di Piacenza
UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE - sede di Piacenza
I SOGGETTI ATTUATORI
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