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Via libera al rinnovo contratto dei metalmeccanici per il 2016-2019

Il Presidente di Federmeccanica Fabio Storchi commenta così la sottoscrizione di un’intesa che è stata difficile da raggiungere ma che ha portato rilevanti novità dal punto di vista normativo e culturale:

«Abbiamo compiuto un primo e importantissimo passo verso un vero e proprio Rinnovamento Culturale e lo abbiamo fatto insieme al Sindacato. E’ stato confermato il ruolo cardine del Contratto Nazionale a garanzia e tutela dei lavoratori rinviando gli aumenti salariali in azienda, dove si produce la ricchezza. E’ una svolta perché si avvia una nuova fase di collaborazione superando ogni divisione. Questo è l’inizio della via italiana alla partecipazione. E’ stata trovata una soluzione equilibrata che risponde alle esigenze delle imprese e che soddisfa i bisogni dei lavoratori. Abbiamo sempre pensato - prosegue Storchi - ad un contratto che riconoscesse garanzie salariali di base ai lavoratori e che rendesse il welfare centrale, passando anche da un concetto di puro costo a quello di investimento sulla persona attraverso la formazione. Ora questo schema è l’ossatura del nuovo contratto. Siamo soddisfatti».

Di seguito alcuni degli aspetti qualificanti del nuovo CCNL

  • Durata del contratto 4 anni: 2016-2019.
  • A partire dal 2017 riconoscimento dell’inflazione ex post anno su anno e non più ex ante, evitando così in futuro ogni possibile scostamento tra inflazione prevista e quella reale, come quello verificatosi nel triennio 2013-2015, per effetto del quale non sono stati previsti incrementi retributivi nel 2016 a parziale compensazione.
  • Gli incrementi retributivi decorreranno dal mese di giugno di ciascun anno e non da gennaio come previsto dal sistema precedente.
  • Verranno garantiti i minimi contrattuali che saranno la base di calcolo alla quale applicare gli adeguamenti retributivi, superando in tal modo il valore punto e ogni forma di retribuzione convenzionale.
  • Assorbimento degli incrementi retributivi individuali riconosciuti dal gennaio 2017 e degli elementi fissi collettivi della retribuzione eventualmente previsti dalla contrattazione aziendale successivamente a tale data con esclusione degli elementi retributivi legati alla prestazione (straordinari, notturno, etc.).
  • I premi di risultato aziendali saranno totalmente variabili.
  • Riconoscimento dell’assistenza sanitaria integrativa gratuita a tutti i dipendenti ed ai loro familiari (anche conviventi di fatto) a partire da ottobre 2017.
  • Rafforzamento della previdenza complementare portando il contributo aziendale al fondo Cometa dall’1.6% al 2% della retribuzione a far data dal giugno 2017.
  • Corresponsione a titolo di una-tantum di 80 euro lordi, con la retribuzione del mese di marzo 2017.
  • Introduzione del welfare aziendale: 100 euro a partire dal giugno 2017, 150 euro a partire dal giugno 2018 e 200 euro a partire dal giugno 2019.
  • Diritto soggettivo alla formazione per 24 ore di cui 2/3 a carico delle Aziende nel triennio 2017-2019 per i lavoratori non coinvolti in piani di formazione, con un contributo aziendale fino ad un massimo di 300 euro. Modernizzazione e razionalizzazione del diritto allo studio funzionale all’accrescimento culturale dei collaboratori.
  • Previsione di forme innovative di partecipazione sulla sicurezza sul lavoro anche attraverso il coinvolgimento dei dipendenti in un’ottica di prevenzione.
  • Affermazione della centralità delle politiche attive e valutazioni di possibili azioni comuni per l’occupabilità.
  • Semplificazione e miglioramento di importanti parti normative rispondendo ai bisogni dei lavoratori ed alle esigenze organizzative delle imprese (legge 104, congedi parentali, permessi retribuiti, orario di lavoro, trasferte e trasferimenti).
  • Avvio di un percorso sperimentale sull’inquadramento finalizzato all’adeguamento del sistema classificatorio con i cambiamenti del lavoro legati anche alla quarta rivoluzione industriale.

 

Il Sistema Confindustria Romagna